Bullismo e diritto penale: quando è reato?

Le condotte poste in essere dal bullo o dal cyberbullo possono essere sussunte nei reati di:

  • – Percosse (art. 581 c.p.);
  • – Lesioni (art. 582 e ss c.p.);
  • – Danni alle cose, danneggiamento (art. 635 c.p.);
  • – Diffamazione (artt. 594 e 595 c.p.);
  • – Minacce (art. 612 c.p.);
  • – Molestia o disturbo alla persona (art. 660 c.p.);
  • – Violenza privata (art. 610 c.p.)
  • – Stalking (612 bis c.p.)

E così via.

Per attivare la tutela penale delle vittime da reato, e correlativamente affinché si instauri un procedimento penale a carico del bullo o del cyberbullo per un reato, sarà necessario conttate un avvocato oppure sporgere una denuncia o una querela ad un organo di Polizia o ad un’Autorità Giudiziaria.

Le conseguenze di atti di bullismo commessi da un soggetto minorenne ricadono anche sui genitori, i quali hanno il compito di vigilare ed educare il figlio che tiene comportamenti sbagliati. 

Secondo l’art. 2048 c.c. il padre e la madre, o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi.

Quando poi gli atti siano stati commessi in un contesto scolastico, anche gli insegnanti o l’istituto scolastico che abbiano omesso di vigilare sugli studenti potrebbero essere tenuti ad un risarcimento del danno, specie alla luce del disposto della legge contro il cyberbullismo entrata in vigore nel 2017.

Il bullismo è l' orrore vero per tanti bambini e ragazzi.

Il bullismo uccide ancora.

Il bullismo è tutt' ora causa di suicidio.

Facciamo in modo che i danni del Bullismo, siamo ben noti tra i giovani!

Solo così potremo davvero combatterlo!

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IL BULLISMO SPIEGATO AI BAMBINI.

Bisogna parlare del Bullismo ai bambini.

Anche se piccoli, leggere o ascoltare delle informazioni su questo fenomeno crudele, può servire a crescere con i giusti valori.

Potranno acquisire maggiore empatia verso gli altri ed imparare a rispettare i propri compagni.

Questo libro descrive il bullismo utilizzando parole concrete e semplici.

UNITI contro il BULLISMO!

 

 

 

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Non serve il Mobbing: basta lo stress per far condannare il datore di lavoro

Ebbene si, non è solo per Mobbing che si può agire contro il comportamento scorretto del proprio datore di lavoro!

La Cassazione ha chiarito che anche la tolleranza di un contesto lavorativo stressante da parte del datore di lavoro, è motivo di denuncia da parte, invece, del lavoratore.

l’Ordinanza n. 10730 del 23 aprile 2025, la Cassazione ha chiarito che il datore di lavoro è responsabile anche “solo” per aver tollerato un contesto lavorativo stressante, anche senza atti apertamente vessatori o persecutori.

Chi lavora lo sa: non basta “tirare avanti”. Quando l’ambiente diventa oppressivo, quando il carico di lavoro è ingestibile, quando ci si sente abbandonati, ignorati o sottovalutati, si finisce col portarsi il lavoro anche a casa — nella testa, nel corpo, nei nervi.

 

L’art. 2087 c.c.: un’arma vera per tutelare la salute mentale del lavoratore

Il punto della Cassazione: lo stress basta

Per i giudici supremi, non serve che il datore perseguiti attivamente il dipendente. È sufficiente che tolleri o causi un ambiente stressogeno:

“Anche laddove non sia configurabile una condotta di mobbing […] può essere ravvisabile la violazione dell’art. 2087 c.c. qualora il datore consenta il mantenersi di un ambiente stressogeno fonte di danno alla salute.”

In altre parole: se l’ambiente di lavoro ti fa stare male e il datore lo sa o dovrebbe saperlo, può essere condannato.

 

Come tutelarsi: consigli pratici per chi vive situazioni simili

Se ti riconosci in una di queste situazioni, ecco cosa puoi iniziare a fare:

  1. Documenta tutto: email ignorate, carichi di lavoro fuori scala, mancate risposte a richieste di aiuto.
  2. Rivolgiti al medico competente o al tuo medico di base: una certificazione medica è spesso il primo passo.
  3. Parla con un avvocato del lavoro: meglio se esperto proprio in questo tipo di casi. Non aspettare troppo: il tempo è una variabile chiave.
  4. Non vergognarti di dire che sei stressato. Lo stress è un danno vero. E il diritto è dalla tua parte.
 

Perché non basta dire “è il lavoro che è così”

Quante volte si sente dire: “è normale essere stressati al lavoro” oppure “non ti piace? Cambia”.

Ma questo modo di pensare fa solo comodo ai datori di lavoro irresponsabili. Nessun contratto, nessun ruolo, nessun posto fisso ti obbliga a sopportare condizioni che ti fanno ammalare. E la legge ora lo dice con forza.

Il consiglio dell’Avvocato

Se ti senti logorato, sovraccarico, ignorato o isolato nel tuo ambiente di lavoro, non aspettare che la situazione degeneri.

Il tuo benessere non è una richiesta di favore. È un tuo diritto.

 

ARTICOLO COMPLETO AL SEGUENTE LINK:

https://avvocatoamati.it/non-serve-il-mobbing-basta-lo-stress-per-far-condannare-il-datore/?fbclid=IwdGRzaAMeczpjbGNrAx5zFGV4dG4DYWVtAjExAAEeAcIjQ3eyvRIH5eIfG4KxFRDRfg74RUQwFbAlg9hDMdYtVqTcQjz0M1xCKAU_aem_0aeQ6SfeVKoDaidXnygF3A&sfnsn=scwspwa

 
 

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SPORT E BULLISMO.

Il Bullismo è immancabilmente presente anche nello sport.

Lo Sport che unisce, purtroppo divide.

Divide ogni qual volta non si fa nulla d' innanzi ad espliciti atti di Bullismo, facendo finta che sia tutto normale.

Niente è normale.

Prendere di mira, umiliare e isolare volutamente un altro ragazzo, non è normale.

Non è uno scherzo.

Non dobbiamo mai giustificare gli atti di Bullismo.

Gli adulti di riferimento hanno il dovere di sorvegliare, di tenere sott' occhio quello che succede in campo e negli spogliatoi.

NON SI PUÒ FAR FINTA CHE SIANO SEMPLICI SCHERZETTI TRA AMICI!

 

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 I GIOVANI DEVONO CONOSCERE  LE CONSEGUENZE DEL BULLISMO!

Gli adulti hanno il compito di fare arrivare ai ragazzi un messaggio forte contro il Bullismo e promuovere ogni forma possibile per aiutarli ad essere più empatici.

I ragazzi hanno il compito di riuscire a capire una volta e per tutte quali siano i limiti da non superare per passare dallo scherzo al prendere di mira in modo continuo un altro individuo.

Tanti ragazzi soffrono.

Tanti ragazzi non riescono a chiedere aiuto.

Tanti ragazzi non ce l' hanno fatta.

Consiglio un film da vedere: IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA.

Un film che, attraverso le storie raccontate dalla famiglia di Andrea un giovane vittima del Bullismo, permette di capire quali siano le dinamiche che avvengono lontano dagli occhi degli adulti.

Un ragazzo dolce, buono e sensibile.

Un ragazzo speciale.

Un ragazzo ucciso dal Bullismo.

Il Bullismo è la vergogna più grande.

GRAZIE alla mamma di Andrea che, con grande forza, combatte sempre in prima linea contro il Bullismo.

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OGNI BAMBINO VUOLE SENTIRSI IMPORTANTE!

Ogni bambino sente il bisogno di sentirsi riconosciuto e amato.

Ogni bambino ha bisogno di ricevere le giuste attenzioni.

Ogni bambino ha bisogno di essere ascoltato e valorizzato. 

Ogni bambino ha bisogno di sentirsi accettato.

Questo bisogno soddisfa l' esigenza di sentirsi importanti, unici e speciali.

Non è un capriccio.

È un qualcosa di radicato nel cuore che merita la giusta attenzione.

Ogni bambino indossa questo cartello.

Dobbiamo osservarlo con occhi attenti e un cuore propenso a donare amore perché, purtroppo, non tutti leggono ciò che sopra c' è scritto!

ACCETTARE L' ALTRO=NO BULLISMO!

 

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L' AMORE CONTRO IL BULLISMO

IL Bullismo, talvolta, nasce quando in famiglia manca attenzione e amore.

Il Bullo è stato un bambino/ragazzo che ha fatto  delle richieste durante l' infanzia e, purtroppo, i genitori non hanno risposto in maniera adeguata.

Il Bullo, quindi, ha subito delle ferite profonde a livello affettivo e per anni porterà con sé le conseguenze.

Il Bullo ha più che mai bisogno di essere ascoltato e amato.

COSA PENSATE?

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IL BULLO AGISCE IN GRUPPO

Spesso il Bullo agisce in gruppo per sentirsi più forte, più sicuro e meno responsabile delle azioni compiute.

L'azione, quando è svolta dal gruppo, risulta più aggressiva e incute più timore nella vittima.

Il Bullo vuole dominare, prevaricare e, con l' appoggio di altri coetanei, si sente invincibile.

Tutto ciò comporta la formazione di un vero e proprio gruppo di Bulli e, finché non ci sarà qualcuno che verrà meno o che prenderà le distanze, tranquillamente potrà continuare ad agire indisturbato.

Si spera che ci sia sempre quel 'qualcuno' che dica "NO"!

Si spera che ci sia sempre quel 'qualcuno' che dica "BASTA"!

Si spera che ci sia sempre quel 'qualcuno' che dica "IO NON CI STO PIÙ"!

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DIFENDERSI DAL BULLISMO

Ecco delle azioni che la vittima può mettere in atto:

  • STARE IN COMPAGNIA: il bullo è un soggetto debole ed è difficile che si avvicinerà a te se starai in compagnia.
  • AIUTARE LA VITTIMA: l' amico della vittima deve parlarne con un adulto e questo non significa fare la spia, ma aiutarlo.
  • LA VITTIMA È PIÙ INTELLIGENTE DEL BULLO: la vittima può provare a mettere in imbarazzo il bullo, dimostrando di essere più simpatico o più intelligente di lui.
  • CAMBIARE TRAGITTO: la vittima può cambiare percorso se non vuole trovare il bullo, cercando di stare sempre in compagnia.
  • LA VITTIMA NON DEVE FARSI PROBLEMI SE GLI ALTRI PENSANO CHE STIA SCAPPANDO DAL BULLO: non è importante quello che pensano gli altri,  infatti le cose che ha da dire un bullo alla sua vittima, di sicuro non sono interessanti.
  • PARLARE CON UN ADULTO: la vittima deve aprirsi e confidarsi con adulto di riferimento.
  • LA VITTIMA NON DEVE FARSI VEDERE IN PANICO: il bullo vuole creare disagio alla vittima, perciò quest' ultima deve controllarsi e mantenere la calma.
  • LA VITTIMA NON DEVE FARE QUELLO CHE VUOLE IL BULLO:  la vittima non deve dare spazio al bullo. Deve girargli le spalle e andarsene

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BULLISMO: siamo tutti colpevoli

In questo cortometraggio possiamo vedere l' incontro e il dialogo  tra il padre di una vittima del Bullismo e l ’ultimo dei colpevoli rimasti in vita.

Dopo anni ancora la rabbia e il dolore di chi ha perso una figlia.

Dopo anni ancora la rabbia del carnefice che incolpa il padre e gli adulti di riferimento per non averlo fermato.

La colpa è anche di chi è rimasto a guardare di fronte ad avvenimenti che hanno segnato la vita di tutti, vittima e bulli.

La colpa è anche di chi NON INTERVIENE!

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Bullismo NO
4 mesi fa

Ecco! Non solo guardare, ma guardare con attenzione per intervenire nel momento opportuno.

Maria Laura
4 mesi fa

L'attenzione è fondamentale: quella dei genitori verso i comportamenti dei figli, dei professori verso gli atteggiamenti degli studenti, degli amici verso la sensibilità degli altri amici. Solo con l'attenzione e con il dialogo si può migliorare.

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LA VIOLENZA PSICOLOGICA 

 

Una delle forme che sanno meglio nascondersi della violenza, è quella psicologica che comunque comporta seri danni.
Solitamente la vittima, non riesce a riconoscerla e perciò non mette in atto nessuna forma di difesa.

I soggetti più colpiti, sono i bambini, persone con con disabilità, gli anziani e le donne.

Le conseguenze di questi maltrattamenti si evidenziano attraverso la mancanza di appetito, la mancanza di sonno, la bassa autostima, la difficoltà a relazionarsi con gli altri, lo stress e la tendenza all' isolamento.

La soluzione alla Violenza psicologica è sicuramente esprimere i propri sentimenti e parlarne con chi di dovere.

Resta sempre essenziale, soprattutto nel caso di bambini/ragazzi, un attento occhio da parte degli adulti della loro sfera relazionale. Nel caso degli adulti, è importante trovare appoggio in un amico o in un soggetto che possa aiutarli inizialmente almeno ad aprirsi.

Ogni forma di Violenza deve essere affrontata e combattuta più che mai!

Bullismo-no.it

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L'EMPATIA COME AGISCE SUL BULLISMO E SULLA VIOLENZA?

LA mancanza di Empatia porta a compiere atti violenti verso gli altri, senza avere la percezione reale di quello che hanno fatto.

Ognuno di noi può dare il suo contributo!

Promuoviamo l' Empatia ...a casa, a scuola e nello sport!

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Il detto:

"il bullo è bullo e gli adulti non lo sanno".


Quando Atti di Bullismo sfuggono agli occhi dell' adulto di riferimento.

Spesso il Bullismo tra coetanei, può sfuggire alla percezione degli adulti, siano essi genitori, insegnanti o altre figure.

I motivi principali sono la tendenza dei bulli a nascondere le loro azioni e la mancanza di consapevolezza da parte degli adulti sul fenomeno.

I bulli, infatti, agiscono in modo subdolo, scegliendo luoghi e momenti in cui non ci sono adulti presenti, oppure facendo in modo che possano sembrare situazioni di poco conto.

Gli adulti non riescono a distinguere casi normali da casi dove sussistono atti di Bullismo.

La vittima non denuncia per paura o vergogna o, in alcuni casi, per non perdere i suoi ' amici'.

Ambienti in cui la cultura del Bullismo può essere tollerata e addirittura incoraggiata ( nello sport, per esempio, pur di vincere, vengono tollerati atteggiamenti errati).

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Articolo sul Bullismo - Uno bravo

Il ruolo degli adulti, soprattutto genitori ed insegnanti, è fondamentale per combattere il Bullismo.

Gli adulti devono essere empatici e attenti ad accorgersi anche di piccole situazioni che, in realtà, possono nascondere qualcosa di ben più grave.

Apriamo gli occhi perché, spesso, i Bulli non lo sono d' innanzi agli occhi degli adulti. Camuffano i propri atteggiamenti e riescono a farla franca.

Se poi incontrano gli occhi di chi sa guardare ma non osservare, per le vittime non ci sarà speranza.

 

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LE PAROLE...

Queste sono...

Le parole più brutte da pronunciare.

Le parole più brutte da scrivere.

Le parole più brutte da mettere in pratica.

Cari bambini/giovani, non serve essere prepotenti o più forti di altri per essere felici e per sentirsi importanti.

La gentilezza, l' empatia ed il buon cuore sono le parole dell' amore  che aprono tutte le porte.  Siate forti da dire NO e scegliere di essere delle brave persone.

 

 


 

 


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Irina
4 mesi fa

Grazie per darmi la possibilità di parlare della mia esperienza. Dopo tanti anni di vessazioni, umiliazioni e insinuazioni sulla modalità di svolgere il mio lavoro, ho preso coraggio e me ne sono andata! Non ho ancora trovato un altro lavoro, mi accontenterò di qualsiasi cosa piuttosto che avere a che fare con soggetti problematici ed egocentrici.


 

 

Guardate questo cortometraggio,

fatelo girare tra i bambini/ragazzi

E' questo quello che succede lontano dagli occhi degli adulti. Per fortuna in questo caso è finita bene ma, in tanti altri casi, purtroppo NO!

Solo parlandone con loro e mettendoli d' innanzi alla cruda realtà  del Bullismo, potranno scegliere da che parte stare.

 

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FORZA!

OTTIMA MODALITA' PER ARRIVARE AI GIOVANI!

E' partita la campagna contro il Bullismo e il cyberbullismo!

Facciamolo vedere a tutti i nostri ragazzi!

Condividete è importante!

Lo spot radio

La campagna, realizzata dal Dipartimento delle Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sui temi del bullismo e del cyberbullismo.

 

 

Campagna contro il Bullismo 

Clicca su⬆️

 

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Bullismo NO

 

 


 

IL BULLO E LA VITTIMA 

 

Cari lettori, impariamo a tenere sempre presente l' identikit del Bullo e quello della sua preda preferita:

 

  1. Il BULLO è un soggetto che svolge, in maniera continua, atti di prepotenza e prevaricazione.
  2. Mira all' esclusione sociale del malcapitato e si sente forte perché solitamente quest' ultimo non reagisce con gli stessi suoi modi. È arrogante, superbo e crede che tutto giri intorno a lui.
  3. Spesso è un bambino/ragazzo non seguito dalla famiglia, un po' abbandonato a se stesso, oppure ha una famiglia presente in tante cose, ma a casa c' è in realtà poco dialogo o addirittura nullo.

 

Quello che penso io è che, purtroppo e nella maggior parte dei casi, è un individuo 'solo'.

  1. Il BULLIZZATO è colui che subisce forti prepotenze ed è la vittima preferita del Bullismo.
  2. E' solitamente un bambino/ragazzo di buon carattere e più debole rispetto al suo Bullo, spesse volte incapace di difendersi.
  3. E' un soggetto che non riesce a sottrarsi alle richieste del soggetto più forte e non riesce a farsi valere. Spesso, a causa del Bullo, si sente ancora meno forte e prova più paura.

 

Quello che penso io è che, purtroppo e nella maggior parte dei casi, è un individuo che non è abituato a trattare male gli altri e di conseguenza non sa reagire anche fisicamente, a differenza del suo Bullo.


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